Pär Lagerkvist, Poesie


Pär Lagerkvist (1891-1974), premio Nobel per la letteratura nel 1951, è conosciuto soprattutto come scrittore, ma è stato anche grande poeta. Autodefinitosi lui stesso "ateo religioso" e "credente senza fede", ossessionato dalla paura della morte e dal senso di transitorietà di tutte le cose, Lagerkvist nelle sue opere è alla costante ricerca di Dio, come di chi non si rassegni intimamente al buio dell'universo e alla certezza del nulla proclamate dalla ragione, e assilli continuamente la sua anima -e quella del lettore- con domande angosciose sul senso dell'esistenza e sul ruolo dell'uomo nel mondo. Nelle sue poesie è presente il tema della morte associato al mistero insondabile di Dio, attraverso frequenti immagini al cielo notturno trapunto di stelle, al viaggio della vita inteso come pellegrinaggio o al tramonto del giorno che si spegne nell'attesa (una speranza?) di rinascita nell'alba (una vita dopo la morte). Secondo Lagerkvist la presenza di Dio non va ricercata fuori di noi, ma, agostinianamente, in interiore hominis habitat Veritas«Dio non esiste», egli afferma, «ma quando saremo tutti degni di lui, Egli verrà, non da fuori, ma dall'interno di noi». Un grande maestro dello spirito.
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